Il Made in Italy è un concetto importante per un’azienda, contiene il racconto di una storia imprenditoriale, oltre a determinare la maggior parte delle scelte che riguardano la filiera produttiva e il rapporto col territorio.


A volte però, oggi, Made in Italy può apparire anche un paravento dietro il quale nascondersi per proporsi con più ‘appeal’ all’estero.
La storia, i valori e la produzione di Santamargherita sono strettamente connessi al territorio in cui si trova, la Valpolicella, e quindi all’Italia. Sia la maggior parte delle materie prime che i componenti necessari per realizzare gli agglomerati di marmo, infatti, provengono dal cosiddetto distretto del marmo, situato proprio in questa zona.

Per offrire un spunto di attualità ai professionisti, ai clienti o anche semplicemente a chi ha un particolare interesse verso il concetto del Made in Italy, ho rivolto alcune domande ai diretti interessati, esplorando i diversi punti di vista: quello di chi produce e quello di chi acquista.

D. Cosa significa per voi, nel dettaglio, avere una produzione “Made in Italy”?

R. Riteniamo che Made in Italy sia sinonimo di qualità, attenzione al dettaglio, maestria nella lavorazione. Per quanto si possa pensare che di recente il termine sia troppo ostentato, è garantito come non esista al di fuori dell’Italia qualcuno in grado di produrre dei materiali di pari qualità.

D. Produrre in un determinato territorio significa, anche, avere relazioni professionali con le maestranze locali?

R. Assolutamente, per noi in particolare, dal momento che operiamo in un distretto industriale. La nostra azienda dipende in parte anche dalle maestranze che la circondano: Santamargherita collabora quotidianamente con terzisti, che le permettono di offrire ai propri clienti dei servizi che altrimenti le sarebbe impossibile garantire.

D. Dal punto di vista di chi compra che priorità ha, nella scelta d’acquisto, il fatto che un prodotto per la propria abitazione o impresa sia Made in Italy?

R. Se sono un acquirente responsabile, so che Made in Italy non significa solo “fatto in Italia”, ma il concetto definisce, implicitamente, un prodotto come raffinato, di classe e di elevata qualità.

D. Sempre dalla parte del cliente: non può destare il sospetto che si sottolinei con particolare forza l’origine Made in Italy di un prodotto per venderlo a un costo maggiore?

R. Alcune volte sì, c’è chi abusa del termine per poter rincarare la propria offerta. La maggior parte delle volte, però, si è realmente di fronte a un prodotto di qualità maggiore, realizzato con le abilità uniche e tipiche di un determinato territorio e ritengo che sia giusto riconoscere questo valore aggiunto, anche dal punto di vista economico.

D. Quali sono le aspettative del Made in Italy, in particolare, per un materiale di rivestimento come quelli proposti da Santamargherita?

R. Purtroppo la concorrenza dall’estero è sempre molto alta, il desiderio e la speranza è sempre di più quella di avere di fronte un acquirente consapevole, che si sappia accorgere delle differenze qualitative e non presti attenzione solamente al prezzo di ciò che sta comprando.

D. Cosa distingue Santamargherita dai suoi competitor?

R. SM è l’unica azienda 100 % italiana a produrre agglomerati: parlando appunto di Made in Italy, possiamo immaginare cosa significhi tutto ciò.

Elena Cattaneo