Di recente AD ha dedicato un approfondimento a Parentesi, concept bar nel cuore di Frattamaggiore, provincia di Napoli. Perché si chiama “Parentesi”? A osservare la planimetria del locale salta subito all’occhio la forma inconsueta che ha ispirato l’architetto Carmine Abate per la scelta del nome del bar. Una parentesi o forse una mezzaluna e un trapezio: uno spazio complesso da gestire e organizzare ma che trae forza dalla sua conformazione. Parentesi è uno spazio ibrido che gioca con le combinazioni. Al suo interno spiccano colori, forme e suggestioni intriganti che nascono dall’incontro di stili diversi. Dal gusto coloniale della carta da parati e della boiserie in paglia di Vienna alle superfici dalla finitura lucida dal gusto e dalla qualità squisitamente italiana.

E sono proprio le superfici il punto di partenza per l’inizio di questo viaggio alla scoperta di Parentesi che vede anche la presenza dei materiali Santamargherita.

Superfici: gioco di contrasti con Santamargherita

Un locale che gioca con le contrapposizioni non poteva non scegliere l’audace bicromia di SM Marble – Palladio Moro. In questo caso è stato utilizzato, nella finitura lucida, per il bancone del bar. Un elemento che impreziosisce il bancone laccato in verde lucido e crea un contrasto interessante. Quello applicato al bancone non è l’unico materiale Santa Margherita presente negli spazi di Parentesi: Tonale, Grigio Carnico e Black Royal sono stati utilizzati per gli inserti nei piani dei tavoli, in diverse geometrie.

Chic e orientale, tra Boiserie e carta da parati

Misteriosa, elegante e poliedrica: la boiserie che spunta dietro al bancone è multifunzionale. La sua struttura in rovere nero con inserti in paglia di Vienna riveste la parte superiore del bancone del bar, diventa bottigliera, sia nella parte del retro del bar, sia nella parte superiore del bancone. Inoltre, uno dei pannelli della boiseire è la porta che conduce verso i bagni e verso la cucina. Un altro elemento di grande fascino è dettato dall’utilizzo della carta da parati con fantasie dai richiami orientali.Illuminazione: a me lo sguardo

L’illuminazione scelta da Carmine Abate catalizza l’attenzione e contribuisce a esaltare l’ambiente. Il lampadario presente nella sala dinner, largo ben due metri, riesce a creare degli effetti di grande impatto sia sul soffitto che sulle pareti. Le sospensioni e gli spot, ma anche le bottigliere retroilluminate da led, concorrono a creare un ambiente suggestivo ed elegante. Le luci regolabili permettono di creare scenari diversi in base alle esigenze e all’orario per poter dare vita a uno spazio sempre nuovo.

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Photo credit: Carlo Oriente