Fatturato 2018 previsto in crescita.
La stima per il 2019 è di 63 milioni e dipendenti da 161 a 170
(Articolo di Massimo Ugolini uscito su “L’Arena”)
Un investimento di 22 milioni di euro per aumentare la capacità produttiva delle lastre in quarzo, usate per piani cucina, rivestimenti interni ed esterni tra cui pavimenti e scale. E’ lo scopo della multinazionale del quarzo e marmo Santa Margherita spa di Volargne, che ha inaugurato un impianto automatizzato realizzato dall’azienda trevigiana Breton: al taglio del nastro è seguita la benedizione del parroco di Volargne don Alessandro Martini, alla presenza del presidente Giampietro Desto, il vice Giampietro Butturini, il direttore Aldo Breoni, il responsabile per l’Italia Matteo Desto, collaboratori, clienti da tutto il mondo, i sindaci Massimiliano Adamoli di Dolcè, Roberto Zorzi di Sant’Ambrogio, il presidente del Verona Stone District Filiberto Semenzin, il presidente di Asmave Donato Larizza; Sergio Ruzzenente, presidente del Rugby Club Valpolicella, società sponsorizzata da una decina d’anni da Santa Margherita.
“La concorrenza è spietata” ha dichiarato Giampietro Desto “con questo investimento puntiamo a nuovi mercati oltre a consolidare quelli esistenti”. Santa Margherita, composta da due aree produttive prospicienti nella zona industriale di Volargne e da una filiale commerciale a Dallas in Texas, prevede di chiudere il 2018 con un fatturato di 60 milioni, +10% sul 2017, di cui l’85% con commesse in tutti e 5 I continenti.
“Nel 2019, grazie a questo investimento, contiamo di superare 63 milioni di fatturato e di aumentare la forza lavoro da 161 a 170 dipendenti” ha dichiarato il dirigente Giuseppe Marastoni “Questo impianto ci permetterà di proseguire nel processo di crescita qualitativa e produttiva” ha sottolineato Butturini “potremo creare inedite soluzioni estetiche con nuovi colori e finiture, continuando a competere con sub continenti come la Cina, oggi più che mai un’opportunità”. La multinazionale installò il primo impianto di produzione di lastre in quarzo nel 2000 quando realizzò il primo capannone di Via Vegri, vicino a quelli storici di via del Marmo, dediti alla produzione dell’agglomarmo. “In questi 18 anni”, racconta Marastoni “abbiamo installato due impianti di produzione lastre di quarzo, raddoppiando il fatturato. Questo è il terzo perchè abbiamo fiducia nel nostro futuro come in quello del comparto”.
L’investimento, inserito nel progetto statale industria 4.0, rappresenta un elemento di continuità per Santa Margherita che sta concretizzando un programma triennale di investimenti.
“Con l’azienda di Volargne” ha evidenziato l’ingegnere Luca Toncelli, presidente di Breton “collaboriamo da 40 anni. Santa Margherita, da sempre uno dei nostri migliori clienti, ha accettato l’ennesima sfida innovativa. L’impianto è lungo 100 metri come il capannone che lo contiene”. l’investimento è costato 12 milioni di euro, divenuti 22 per l’acquisto di altre 2 linee di lucidatura. “E’ un impianto all’avanguardia”, precisa Toncelli “con capacità produttiva di lastre, cosiddette jumbo, larghe fino a 166 centimetri per una lunghezza di 333”.
“Un investimento innovativo in un’azienda all’avanguardia”, ha commentato Adamoli, “Sinonimo di occupazione e fiducia nel futuro”. “Santa margherita”, ha affermato Zorzi, “ha dimostrato una volta ancora di costituire un punto di riferimento per il nostro territorio sia sotto il profilo economico sia sotto quello sociale”.