Ho 42 anni e non ho tatuaggi!
Nessuno, nemmeno uno piccolo nascosto chissà dove. Una rarità, sono l’eccezione che conferma la regola, in un mondo dove, la normalità è un’altra, e tu sei quella strana.
Amo il colore, amo il decoro ma non sulla mia pelle, e i momenti importanti preferisco imprimerli nella memoria. Non ho mai amato la staticità delle cose, mi piace cambiare, sono volubile nelle scelte estetiche, tutto deve poter cambiare e tutto cambia…ad esclusione del metabolismo lento, quello di cambiare non ci pensa proprio!
Però sono una creativa, una che con il colore ci campa, e grazie al cielo ho anche io la mia valvola di sfogo… le pareti!
Si, perché non sposo decisamente il movimento minimalista, anzi ho proprio difficoltà ad approcciarmici, perché so quanto le pareti possano dare ad un ambiente. Amo le superfici verticali tanto quanto quelle orizzontali, adoro utilizzare la pietra per valorizzare bagni, ma non amo le mezze misure e, se mi permettete un consiglio, che ormai è diventata una massima, «meglio concentrare il bello in un punto che la mediocrità ovunque», no? Cosa intendo? Intendo proprio ciò che ho scritto: no alle mezze pareti rivestite, no ai soliti colori, no a quelle scelte di ripiego giusto per non lasciar pareti bianche; un colore non va bene per tutti, le case non sono tutte uguali perché’ non lo siamo noi, non cediamo alla mancanza di coraggio, abbiamo tutti una personalità e le nostre case devono rappresentarci.
Abbiamo più possibilità, oltre al colore, per valorizzare le nostre pareti e creare un effetto wow, ed anche se nessuno alza la mano io vi dico come la penso, del resto, è scritto nel sottotitolo della rubrica che qui i consigli arrivano senza essere richiesti… un po’ come le bollette !
I materiali che preferisco?
Grandi lastroni di pietra (agglomerato di quarzo o marmo) nei bagni… perché? Odio le fughe, sono facili da pulire e puoi concentrare il colore in punto e dare maestosità all’ambiente.
Carta da parati, beh, lì si entra in un terreno minatissimo perché’ la amo contro ogni ragionevole dubbio! Adoro la vitalità che riesce a trasmettere all’ambiente, mi piace la possibilità di osare con poco e stravolgere tutto.
Legno sì, esistono aziende che personalizzano le pareti con legno riciclato e l’effetto scenografico è assicurato.
Mi piace che venga lasciato il segno nei lavori che faccio, e per certi versi viene lasciato sulla pelle di chi ci abita anche se non si vede, anche se è ben lontano dall’essere un tatuaggio.
Cristina Giorgi @Spaziometodo